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Giulia Piscitelli: Video

PROIEZIONE E TALK

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GIOVEDì 2 OTTOBRE, 2025
ORE 19
BLACK BOX, PALAZZO DIEDO

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L’evento è gratuito e a capienza limitata, fino ad esaurimento posti
L’evento sarà seguito da un talk con l’artista e la curatrice Adriana Rispoli

I video saranno visibili durante gli orari di apertura fino a domenica 5 ottobre.

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Palazzo Diedo è lieto di presentare una selezione di video dell’artista Giulia Piscitelli (Napoli, 1965), protagonista della mostra Chiave Terrestre (16.09 – 23.11.2025) presso il Museo Storico Navale di Venezia a cura di Stefano Chiodi.

L’arte di Giulia Piscitelli è legata al quotidiano, allo scarto, a quello che solitamente l’occhio distratto e frettoloso sottovaluta e sorpassa con indifferenza. Le microstorie di cui si compone la presente rassegna ruotano intorno ad oggetti, immagini o anche solo percezioni personali dell’artista che vengono rielaborati tramite un’intima poetica, a tratti impercettibile ma sempre carica di una dirompente umanità.

Un teschio lavato in una comune vasca da bagno, lo smantellamento di una pistola come emblema di disarmo e vulnerabilità, una bandiera rossa che sventola incessantemente: sono queste alcune delle tracce passeggere e volatili che l’artista eternizza con un gesto semplice, nobilitando segni, vivificando azioni, o immortalando attimi di memoria personale.

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Giulia Piscitelli è nata a Napoli nel 1965 dove vive e lavora.
Nel 1988 incontra Al Hansen con cui collabora fino al 1994 e dal 1992 al 1994 è una delle promotrici del progetto multimediale Studio Aperto (Napoli). Collabora con la Galleria Fonti dal 2006, con la quale ha presentato cinque mostre personali.
Tra le mostre personali ricordiamo: Anime, a cura di Rita Selvaggio, Casa Masaccio, San Giovanni Val D’Arno (2019), Nella Società, in Gesellschaft, curata da Fanni Fetzer, Kunstmuseum Luzern, Lucerna (2019), Wide Rule, Kayne Griffin Corcoran, Los Angeles (2015), Intermedium, Museo MADRE, Napoli (2013), Contested Zone, CUBITT Gallery, Londra (2011), Rischi Minori, a cura di Stefano Chiodi, Fondazione Giuliani, Roma (2011), Beige, Fondazione Morra Greco, Napoli (2010), Ballhaus, a cura di Salvatore Lacagnina, RISO Museo d’Arte Contemporanea, Palermo (2008). Il suo lavoro è incluso in Refuge, Lagos Biennial 2024.
Tra le mostre collettive: Bellezza e Terrore, Luoghi di Colonialismo e Fascismo, a cura di Kathryn Weir, Museo MADRE, Napoli (2022), documenta 14, a cura di Adam Szymczyk, Atene (2017), 16a Quadriennale d’arte, Roma (2016), 54° Biennale di Venezia, a cura di Bice Curiger, (2011), When things cast no shadow – 5th Berlin Biennial for Contemporary Art, a cura di Adam Szymczyk e Elena Filipovic (2008).

Scarica il foglio di sala qui

Palazzo Diedo
Berggruen
Arts & Culture

Contatti
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Fondamenta Diedo
Cannaregio 2386
30121 Venezia