-
Adventures of Enlightenment è il progetto del noto regista e produttore tedesco Alexander Kluge realizzato per Palazzo Diedo nell’ambito del panel internazionale What is Unversalism? organizzato dal Berggruen Institute Europe.
Il progetto è composto da otto video monocale, i suoi celebri Minutefilms, brevi componimenti ibridi della durata di pochi minuti, un pinboard con riferimenti visivi e testuali che secondo la tipica metodologia - ed estetica – eclettica e fluida, mirano a stimolare la riflessione e le libere associazioni del pubblico, e un set di carte da gioco.
Negli otto Minutenfilms disposti lungo la navata centrale di Palazzo Diedo, spaziando dalla cosmologia alla matematica, dalla scienza alla storia dell’arte, Kluge offre un commento sociale spesso ironico ma schietto sugli eventi storici e su quelli contemporanei. I suoi Minutefilms sono un modo unico di fare cinema in cui idee complesse vengono condensate in pochi minuti. Per raggiungere questo obiettivo, il regista utilizza metodi di montaggio estremamente idiosincratici, in cui immagini e suoni sono reperiti da un'ampia varietà di fonti e collaborazioni.
Appositamente prodotto per questa occasione Adventures of Enlightenment A set of 40 cards on error or value in Universalism è un set di carte che ammicca alla pratica dei tarocchi.
Le quaranta carte che compongono il mazzo sono un libero percorso intellettuale e visivo sulla possibilità/opportunità della persistenza di concetti universali. Esse fungono da ancora per le composizioni frammentate dei video – tra cui anche un Tributo a Venezia – e includono diverse collaborazioni da Katerina Grosse a George Baselitz, rielaborazioni, sovrapposizioni e per fino interpretazioni realizzate con l’intelligenza artificiale, e soprattutto immagini estratte dal celebre Atlante Mnemosyne di Aby Warburg del quale riprende la dinamica tra parola e immagine.
Infine il pinborad è uno strumento chiaramente didattico, particolarmente adatto a Palazzo Diedo un tempo scuola elementare, che offre al pubblico l’occasione di soffermarsi sulla miriade di stimoli offerti. Con questa modalità Kluge auspica una partecipazione attiva dello spettatore considerandolo un mezzo vero e proprio della sua pratica artistica.